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| L'uso della senape è molto antico, i romani la utilizzavano come conservante, per mantenere succhi di frutta e mosto. I francesi, grazie ai romani che la esportarono in Gallia, sono diventati grandi produttori e grandi consumatori di mostarda
La prima ricetta scritta di mostarda, siamo nel IV secolo d.C., parla di semi macinati con aceto, olio e miele, tuttavia la senape si presta a numerose alchimie. Connubi tra semi più o meno forti e amari, con spezie, zucchero, frutta candita, aceto e mosto, danno vita a un universo di sapori tutto da esplorare. La senape è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicacee, la stessa del cavolo (cruciferae). I fiori sono riuniti in numerosi racemi addensati durante la fioritura, poi allungati a maturità. Il frutto è una siliqua, supportata da un lungo peduncolo, divisa in due parti: la parte inferiore di forma cilindrica, contiene i semi, rotondi e di color giallo chiaro; la parte superiore - senza semi - è di forma allungata-acuminata. Tutta la siliqua presenta una superficie ruvida dovuta dalla presenza di peli setolosi.
Poiché esistono diversi tipi di senape, questo provoca spesso una certa confusione fra senape, mostarda e i numerosi nomi locali. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
continua a leggere Edited by Triwend - 24/7/2013, 21:32
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